martedì 29 dicembre 2020
domenica 27 dicembre 2020
Se ci sei tu
Ora che cerco carezze
pur tra cocci di bottiglia
e l’anima s’accartoccia
per tenere fiamma,
ogni tua parola diviene balsamo,
ogni balbettio il segno
che l’amore allaga
il deserto più arido.
Se ci sei tu.
lunedì 14 dicembre 2020
La tristezza
La mia tristezza ha per lati
i confini del mare
e l’indifferenza degli altri.
Lento, il pulviscolo dei sogni
piatto sedimenta.
Tutto diventa silenzio.
Tranne i miei occhi.
mercoledì 25 novembre 2020
All'amore romantico
Meglio deludere presto
o mai più!
Perché qui la trincea
diventa fangosa,
i proiettili sibilano
e rimbalzano sull’elmetto.
Se esisti, deciditi!
Senza falsa testimonianza,
con un atto schietto,
palesa, resta e resisti!
E se resti, stupiscimi!
martedì 3 novembre 2020
Luna d'autunno
Ti cerco.
Laddove il vento insegue il vento,
il cielo increspa e l’anima scompiglia.
Di tanto in tanto,
altissima, tu
sfilacci le nubi
ed improvvisi un incanto.
Donando null’altro
che un latrato di cani.
E forse, lontano,
un venir di sirena.
mercoledì 21 ottobre 2020
Il deserto dell'animo
Quando il deserto diventa palude
e tutto s’intride
di coriandoli melmosi,
quando il mondo annega
e nel fango imputridisce,
posso farmi rana,
balzare in aria,
evolvere a gabbiano
e ad albatro gigante.
Ma volare alti,
suggerisce il poeta,
è un deserto nuovo.
L’arido dolore
di vivere, solo fra tanti.
giovedì 8 ottobre 2020
Essere invisibili
Da giovane ero magrissimo. Un longilineo, tanto magro da dovere sopportare chi, ironicamente, mi dileggiava per non produrre ombra. Col passare degli anni, acquistando una dozzina di chili, ho raggiunto l’epiteto di magro (con ombra annessa), diventando nei fatti però, paradossalmente invisibile. Non nel corpo carneo ovviamente, bensì nel corpo sociale. “Un effetto dovuto alla senilità. - subito ha suggerito una caustica schiera di persone - Manuali, libri e riviste ti spiegano perché, e molto sensatamente”. Ma al di là delle ragioni e del naturale conseguente sconforto, un aspetto proprio, un vissuto personale, sembra non voler quadrare. Da giovane ero un artista tribolato che traeva forza e resilienza dalla speranza che almeno la vecchiaia mi avrebbe ripagato. Non in termini economici, sia chiaro, ma tramite un decoroso riconoscimento sociale o, esagerando, attraverso la stima della propria comunità territoriale. I pittori – si diceva allora - diventano maestri da vecchi e famosi da morti. Ma a quanto pare, a me è stata donata l'altrui indifferenza. Non la critica avversa, la contrarietà, il disprezzo, ma soltanto il merito dell’invisibilità che magistralmente, già da vivo, mi annovera nell'oblio dei morti. Ovviamente senza fama.
mercoledì 30 settembre 2020
I comandamenti della gioia
Con la gioia appiccicata alle dita
non ci si lava le mani.
Con lo sguardo colmo di cielo
si aprono gli occhi,
si abbattono muri
e si accudiscono stelle.
Si raccoglie l’amore caduto
e lo si dona per strada.
Si fanno ponti
sino a far risorgere i sogni.
Con la gioia appiccicata alle dita
ci si lascia sporchi di gioia.
Senza alcuna pretesa.
Senza più parole.
domenica 27 settembre 2020
Lettera all'anima
Mi chiedi
cosa poi resista
al rumore del mondo
e ai suoi capelli bianchi,
al correre delle parole
sulla sua sdrucciola vanità.
Già sai che
le idee scivolano
sul ghiaccio delle stagioni
e che il cielo sereno
all'indomani tempesta.
Eppure, ancora chiedi
cosa poi resti,
dove permanga,
perenne, la gravità.
Forse in un po’ d’amore,
in una briciola di pane calda?
Forse, su tutto,
eterna la domanda:
cos'è, fosse mai,
la nostra verità?
giovedì 17 settembre 2020
Al mondo
Può darsi che tu non abbia mani
o che io non abbia guance.
Può darsi che tu non abbia corpo
o che io non abbia arti.
Eppure, esistono carezze,
esistono gli abbracci.
Così, quando rimane
soltanto il dolore,
continuo a cercare il polo
che incrocia l’equatore.
giovedì 10 settembre 2020
Fare l'Artista
martedì 8 settembre 2020
Lettera esistenziale
lunedì 31 agosto 2020
Per te lettore
mercoledì 19 agosto 2020
Non un granché
venerdì 7 agosto 2020
Homo sapiens
mercoledì 5 agosto 2020
L'amore alchimista
ritengo quell'oro
giovedì 30 luglio 2020
La perlina
sabato 25 luglio 2020
Una carezza
martedì 21 luglio 2020
L'animo ipocondriaco
lunedì 20 luglio 2020
giovedì 16 luglio 2020
Volare alti
sabato 11 luglio 2020
Le parole
mercoledì 8 luglio 2020
Quello che non sapevo dell'amore
martedì 7 luglio 2020
L'Arte Evaporata
lunedì 29 giugno 2020
Al mare
martedì 23 giugno 2020
La bellezza
La bellezza ti dona e ti toglie. T’avvantaggia e ti
limita. Lo sospettano le Dive avviate alle rughe della prima maturità: accade
spesso che ogni percorso inizialmente facilitato dall’avvenenza proceda con la
sua contropartita. Rallenta l’evoluzione personale, allontana la stabilità
emotiva. giovedì 18 giugno 2020
Amo i miracoli cronici
sabato 13 giugno 2020
Il destino
mercoledì 3 giugno 2020
La poesia che mai nessuno legge
martedì 26 maggio 2020
Nella provocazione
domenica 24 maggio 2020
Desiderando
sabato 16 maggio 2020
Preghiera nel bosco
giovedì 7 maggio 2020
L'amore cercato
Sarà per un’inconsapevole memoria, un’ancestrale
esperienza della Madre e del suo infinito prodigarsi; sarà per il ricordo che
al proprio piangere si era consolati, per la propria fame si era nutriti; sarà
perché una prodiga credenza celeste ci ha convinti d’esser degni d’amore o sarà
perché, da giovani, qualcuno ci ha lusingato nel volerci, a sceglierci, forse anche
a desiderarci. Qualcosa sarà accaduto se al pensiero di quel passato
corrisponde ora l’idea d’averlo perso, se l’anima punge e tutto appare corroso
dal disincanto. Crescere significa: indossare un ruvido e freddo abito stoico
ed ammettere che l’Amore non può e non deve esistere? Non accettare la perdita
e compensarla con improbabili succedanei sentimentali? lunedì 4 maggio 2020
Dopo l'alluvione
Nell'alluvione, per giorni e giorni, tutto di me era
un muscolo teso. Con l’intento di restare a galla. Così, al passare dei mesi. Sino
a che l’acqua oramai fango, sostenendo la testa, ha permesso senza sforzo la
presa dell’aria. E quando la melma s’è fatta secca, anche le braccia han
trovato riposo. Col nuoto sospeso, le gambe più libere han ripreso: una lenta,
progressiva camminata. Ed ora che tutto all'orizzonte è ormai solido, ora che la
sabbia è terra e la terra è roccia, la corsa possibile è un inno alla gioia. 






