lunedì 27 aprile 2020

Tra cielo e terra



Non sarà cercando scarpe
che troverai le stelle.
E non sarà
cercando stelle
che troverai i tuoi piedi.

Tra cielo e terra
il percorso già storto,
s’è fatto labirinto
di vicoli ciechi.

Ma se la via a perpendicolo
ti appare un inganno,
la nebbia spegne i tuoi occhi
e l’ombra il tuo sole,
tu vola nella melma,
sosta sulla vetta,
prenditi un nome!

È così, dice il profeta,
che un piccolo esploratore
diventa poeta:

non di cosa, ma del come!

venerdì 24 aprile 2020

La scienza e la fiaba del virus



Al venire del virus la casa della scienza scricchiolò. La città della verifica condivisa, del metodo galileiano, del dubbio popperiano divenne un enorme palcoscenico per istrioni, medici ciarlieri e profeti senza un dio. Nessuno seppe di non sapere, nessuno l’ammise. Prevalse Narciso su Prometeo, Hyde su Jekyll e il subito sul sempre. Comparve una scienza per nazione, un criterio per ogni Stato. L’errore dilagò sino a che ogni scientista inconsapevole e ogni filosofo ingenuo divenne un uomo deluso. E un critico feroce…

mercoledì 22 aprile 2020

Poeti



Da tempo i poeti
hanno smesso il lapis,
hanno visori per occhi
e usan standby per attesa.
Forse così non sono obsoleti
o forse così non si voglion poeti.
Eppure, non per questo
le lacrime asciugheranno,
la gioia appassirà,
l’alba sarà in catene
e l’amore un saldo in conto.
Ogni essere ancora grida,
ogni anima ancora spera.
Se si è vivi
con il lapis, con una tastiera…

domenica 19 aprile 2020

Ahimè, il talento!


Non so se tutto quello che ho perso, concretamente lo avevo. 

Non si diventa poveri se prima non si possiedono beni, capitali, denari da perdere. Caso mai lo si resta. E comunque, in verità, con i soldi il dilemma vien meno, rasenta la banalità logica, perché tutto si risolve in un conteggio. Saldo netto: bilancio attivo o passivo.
“Non so se tutto quello che ho perso, concretamente lo avevo”. La mente spesso ci illude e ci persuade di essere quello che non si è, e di saper controllare quello che non si può. Convinzioni, emozioni e abilità. Basta un po’ di piaggeria altrui, una circostanza favorevole e un contesto autoreferenziale per originare una credenza positiva. Ed un Io tronfio.

Nella vita d’un artista il talento mostra in ciò aspetti esemplari. Intrigante, difficile da verificare. Talvolta si crede di possederlo per reputarlo poco dopo soltanto un portato accessorio della vanagloria. E viceversa, a distanza d’anni, qualcosa di dimenticato riporta in animo un orgoglio inaspettato.

Ed ora? Ora che il momento esistenziale volge alla tragedia annunciata? Dubbio e speranza. La crisi consolata: “Ahimè, ho perso! (Soltanto l’arte però che non avevo innaturata)”.

venerdì 17 aprile 2020

La felicità



Tornerà.
Può darsi in punta di piedi
oppure correndo, ballando festosa.
Ma tornerà.
La felicità abita
un’anima piccola:
racchiusa si duole 
e fugge improvvisa
per non morir prigioniera.
Ma tornerà.
In quella han già messo radici
i fiori e i sorrisi
di cui tanto va fiera.
Tornerà.
E tu mentre attendi,
fa’ grande la casa,
colora l’aria, allarga l’anima!
Ospita la primavera!

giovedì 9 aprile 2020

Il sacchetto della spesa




Quel che l’amore ti porta
sta nel sacchetto della spesa:
il cibo sano per la cena,
il vino dolce per l’ebbrezza.
Quel che l’amore ti porta
è quel sacchetto della spesa:
che resiste all'immondizia
per la quale lo usi ancora.
Quel che l’amore ti porta
è l’umiltà preziosa
di sapere che, ora,
il sacchetto sei tu.
E se lo colori
e se gli dai vento,
oltre ogni cosa:
vola!



venerdì 3 aprile 2020

Essere idioti



Abito anch'io la casa degli idioti.

 E questo – come pure l’abbondante presenza di specchi - rende comodo l’incontro e facile la coscienza dell’uguale appartenenza. Essere idioti non è un dono divino e nemmeno una sciagura: è uno stato dell’essere, una tappa esistenziale, un livello personale. Una sosta. Essere idioti psicologicamente è economico. Ritenere le proprie convinzioni le uniche verità, impedisce di immaginarne altre. E di vedere la necessità di un oltre. L’idiota resta, medesimo a sé, senza sforzo, appagato dall'autosufficienza e sicuro del suo traguardo. 

D’altra parte, riuscire a comprendere il mondo attuale, la sua complessità e gli intrecci relazionali che lo animano, non sembra realtà probabile. Saper coniugare, in una visione coerente, prospettive emotive e razionali, personali e collettive, umane ed ambientali, riconoscendo loro un contesto storico-geografico proprio, tutelando, allo stesso tempo, criticamente, il diritto al ripensamento, appare un’impresa eroica, rara se non impossibile. In fondo, si è idioti per condizione e sembra sensato accettarlo. Tuttavia, se fossero, due questioni intriganti rimarrebbero al chiarimento.

Per chi è curioso, s’intende: “Quanto si è idioti? E quanto titolo c’è ad attestarlo?” …

mercoledì 1 aprile 2020

Perché esiste la menzogna




Se dovessi dire la verità,
potrei dirmi che la gioia
abita ogni male evitato,
ogni incubo perso,
ogni dolore lenito,

così, in modo che
la vita sembri null'altro
che un dribbling sgomitato,
uno slalom funesto, 
percorso a precipizio.

Ecco perché esiste la menzogna

ed è saggio non darne giudizio.