mercoledì 30 settembre 2020

I comandamenti della gioia

 

 

Con la gioia appiccicata alle dita

non ci si lava le mani.

Con lo sguardo colmo di cielo

si aprono gli occhi,

si abbattono muri

e si accudiscono stelle.

Si raccoglie l’amore caduto

e lo si dona per strada.

Si fanno ponti

sino a far risorgere i sogni.

Con la gioia appiccicata alle dita

ci si lascia sporchi di gioia.

Senza alcuna pretesa.

Senza più parole.


domenica 27 settembre 2020

Lettera all'anima

 

Mi chiedi

cosa poi resista

al rumore del mondo

e ai suoi capelli bianchi,

al correre delle parole

sulla sua sdrucciola vanità.

Già sai che

le idee scivolano

sul ghiaccio delle stagioni

e che il cielo sereno

all'indomani tempesta.

Eppure, ancora chiedi

cosa poi resti,

dove permanga,

perenne, la gravità.

 

Forse in un po’ d’amore,

in una briciola di pane calda?

Forse, su tutto,

eterna la domanda:

cos'è, fosse mai,

la nostra verità?


giovedì 17 settembre 2020

Al mondo

  


Può darsi che tu non abbia mani

o che io non abbia guance.

Può darsi che tu non abbia corpo

o che io non abbia arti.

Eppure, esistono carezze,

esistono gli abbracci.


Così, quando rimane

soltanto il dolore,

continuo a cercare il polo

che incrocia l’equatore.

 


giovedì 10 settembre 2020

Fare l'Artista





Da ingenuo presuntuoso ogni tanto mi dico “questa non è la mia strada, non è questa la vita…”. Il che presuppone che io sappia a priori cos'è la mia vita o sappia prevederne, già delineato, il percorso. In fondo, ingenuo non del tutto, sospetto che la frase echeggiante trovi significato soltanto in negativo e, molto semplicemente, si limiti a constatare cosa nel passato e nel presente non sia stato, e non sia, per me significativo. Brutalmente, cosa non sia piaciuto e non piaccia. Come dire, ecco le cose di cui poter volentieri fare a meno.
Ben più sottile ed imbarazzante rimane il quesito in positivo e cioè quale e dove sia la strada capace di rendere vera e degna la vita.
In questo ambito il filosofo viene dopo. Infatti, se il cervello paleo mammalliano scalpita, impone il bisogno ed esige il suo soddisfacimento, meglio lasciare prima il campo a consapevoli considerazioni di natura psicologica (sempre che si possa) e volare bassi accettando possibili scelte abbruttenti. Dalle quali eventualmente risorgere.                                                                  Sesso, potere, edonismo sono fiumi carsici ben distribuiti, capaci di aprire strade in vasti territori, indirizzandone la percorrenza. Una via naturale, poco culturale e spesso poco etica.
Ma immaginando di aver barattato l’ancestrale, animale felicità per un po’di sicurezza, in un contesto civilizzato è ancora opportuno l’interrogativo iniziale? Ricordando C.G. Jung, esiste un processo di Individuazione? Di autentica crescita personale?
Ahimè, più mi domando quale sia il mio percorso, più ho la sensazione di restare semplicemente fermo. A meno che il senso reale della mia vita non consista nel cercarne il senso…
Riaffiora il filosofo che non ha potuto (saputo) fare ammodo l’Artista?

martedì 8 settembre 2020

Lettera esistenziale





Un sottile filo di ragno
scende ogni giorno dal Caos
per reggermi il cuore.
Nel buio, in silenzio.

Poi scopro te, senza fili,
in un Cosmo ordinato,
tener l’anima sorretta
da suoni d’arpa e raggi di luce.

Amico,
c'è chi confonde e chi è confuso.
Forse il Mistero,
a suo modo, ci contraddice.