venerdì 26 febbraio 2021

L'eterno amoroso

 

 

Forse Amore è una parola 

che sta per altre

e, come tale, non esiste.

Ed è strano perciò

che si possa perdere,

strano che si possa sentire

senza poterlo avere

e, pur non essendo,

possa far soffrire.

Forse Amore è desiderio infinito,

l’Altro che non troveremo

per cercarlo sempre.

 

Il giro perpetuo

d’un eterno amoroso,

il gioco dolce dell'anima

che non sa finire.

 


mercoledì 17 febbraio 2021

Può darsi l’amore

 

 

Può darsi l’amore abbia gli occhi bassi

e a malapena scorga le scarpe,

può darsi abbia braccia incrociate,

contratte da fare male.

Per non vedere, per non toccare.

Può darsi sia giunto il tempo

di credere al lupo

e d’abbandonarsi ai suoi denti.

Eppure, più invecchio

più invecchio a metà.

Nell’amore ho riposto il credo,

il sole residuo della mia oscurità.

domenica 14 febbraio 2021

L'uomo piccolo

  

Visto che per te

il Mondo può essere

solo uguale al tuo,

una volta deposto l’Universo

nel sottotetto di casa

e travasato il mare

nella vasca in piscina,

non ti resta

che abolire la compassione

e deridere l’amore

come inutile debolezza.

Così da goderti, tronfio,

la serena certezza:

ogni nano gigante

non scopre mai

la propria piccolezza.

 


martedì 2 febbraio 2021

L'odore della cuora

 

 


L’odore della cuora è suo. Della cuora intendo. Non è profumo che ricordi un fiore, né puzza che richiami la fogna. Nella piana veneta è l’odore dei fossi in secca o, meglio, del loro fondo melmoso. Un sentore tipico e poco definibile che rende ancor più incerto il giudizio se piaccia o no. A parole risulta difficilmente esprimibile. E per questo risulta ancor più misterioso e particolare.

Due sono le caratteristiche derivate che lo accompagnano e che maggiormente interessano in questo scritto. L’odore di cuora non si può comprendere attraverso Internet: la sua conoscenza può essere soltanto di natura esperienziale. Il che significa che bisogna degnarsi di affondare nella melma mentre si annusa e ci si sporca. La seconda, ben più importante: l’odore di cuora non si compra. Il suo valore è zero, mille, un milione perché non corre su un binario commerciale.

L’odore della cuora si presta bene ad un’analogia. Testimonia quel che attualmente resta ancora vivo nel fare Arte. Un’Arte non ridotta a dimensioni da cartolina su di uno smartphone, non postata e cancellata in un giorno di noia. Quella invece depositata da un lapis su una carta di lacrime, che ha avuto bisogno di secoli per seccarsi esalando trementina. Un’Arte il cui valore è soltanto un brivido che corre sulla schiena. Che non arreda e non è accessoria. 

Quella che ti rende degno di sporcarti la vita.