martedì 2 febbraio 2021

L'odore della cuora

 

 


L’odore della cuora è suo. Della cuora intendo. Non è profumo che ricordi un fiore, né puzza che richiami la fogna. Nella piana veneta è l’odore dei fossi in secca o, meglio, del loro fondo melmoso. Un sentore tipico e poco definibile che rende ancor più incerto il giudizio se piaccia o no. A parole risulta difficilmente esprimibile. E per questo risulta ancor più misterioso e particolare.

Due sono le caratteristiche derivate che lo accompagnano e che maggiormente interessano in questo scritto. L’odore di cuora non si può comprendere attraverso Internet: la sua conoscenza può essere soltanto di natura esperienziale. Il che significa che bisogna degnarsi di affondare nella melma mentre si annusa e ci si sporca. La seconda, ben più importante: l’odore di cuora non si compra. Il suo valore è zero, mille, un milione perché non corre su un binario commerciale.

L’odore della cuora si presta bene ad un’analogia. Testimonia quel che attualmente resta ancora vivo nel fare Arte. Un’Arte non ridotta a dimensioni da cartolina su di uno smartphone, non postata e cancellata in un giorno di noia. Quella invece depositata da un lapis su una carta di lacrime, che ha avuto bisogno di secoli per seccarsi esalando trementina. Un’Arte il cui valore è soltanto un brivido che corre sulla schiena. Che non arreda e non è accessoria. 

Quella che ti rende degno di sporcarti la vita.


1 commento:

  1. Come sempre, anche se le tue parole sono disposte in prosa, da dentro emanano poesia... e pure in un argomento così, che parla di odori di cuora... qui noi diciamo cuoro. "Che non arreda e non è necessaria" così ti esprimi. Tante volte, anche ora ma soprattutto da bambino, quando aiutavo il mio papà nei lavori dei campi, era inevitabile che io non frequentassi i fossi, spesso per curiosità perché c'era l'acqua corrente (allora) e mi divertivo a bagnarmi le mani e affondare i piedi nel fango( la cuora, appunto). Quindi personalmente posso dire di essere tornato a casa "vestito di cuora" pre la disperazione di mia mamma... Ciò, insieme a altre esperienze di vita, mi ha aiutato a crescere... Proprio ieri sera da radio sajuz si parlava di fossi e mi hanno chiesto di dire qualche parola al riguardo. Caro Giuseppe,le tue parole non mi sono passate sopra senza effetto, anzi... con molto piacere le ho fatte mie e conservate. Ti rinnovo i miei complimenti. Un abbraccio, ciao.
    agi

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