D’inverno,
gli alberi della pianura bassa
indossano l’abito dei carcerati,
nudi, qua e là,
sulle rive dei fossi,
ai margini dei capannoni,
evasi, a gruppi, nei campi,
monchi lungo i viali.
E poi, senza chiedere,
a primavera ricolorano,
fioriscono, profumano
come solo possono
gli esseri meravigliosi.
Bellissima Giuseppe. Questa tua poesia la sento molto... sarà perché con gli alberi ho sempre avuto da fare ma queste tue parole, per me, sono come un concerto d'rgano in mezzo ai campi. GRAZIE! Buona vita, ciao
RispondiEliminaagi
Ben trovato Giuseppe! Leggerò le tue poesie con molto piacere. Intanto ti mando il link di Artesella http://www.artesella.it/it/. Ciaooo
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