D’inverno,
gli alberi della pianura bassa
indossano l’abito dei carcerati,
nudi, qua e là,
sulle rive dei fossi,
ai margini dei capannoni,
evasi, a gruppi, nei campi,
monchi lungo i viali.
E poi, senza chiedere,
a primavera ricolorano,
fioriscono, profumano
come solo possono
gli esseri meravigliosi.