venerdì 23 dicembre 2022

Babbo Natale

 

 

Quando incontri Babbo Natale

con le ossa rotte,

con lo sguardo truce,

che ti passa accanto

e ti fa spallucce,

dagli la mano, il cuore,

digli grazie pur se è triste.

Il regalo che ti dà

è sapere che esiste.

giovedì 15 dicembre 2022

Non son bastati millenni

 


Non son bastati millenni,

profeti, saggi,

filosofi, santi,

democrazia o dittatura.

La Storia non muta,

attonita resta

uguale a se stessa.

La guerra e l’odio

sono il suo per sempre.

Così le parole a contorno,

retorica dell’impotenza.

giovedì 17 novembre 2022

La nuvola chiara

  

Anche quando i passeri

gelano a terra

e ogni tuo passo diventa burrasca,

anche quando la vita diviene

una lama nei fianchi

e un nulla da tenere in tasca,

nel cielo cupo, a cercar bene,

c’è una nuvola più chiara di altre,

a margine sciolto, turchino,

dove, se guardi e non ti stanchi,

il sole, quasi, può far capolino.

sabato 29 ottobre 2022

La vetta del mare

 

 

Dopo che, scendendo il fiume,

hai trovato il mare

e che, scalando il monte,

hai trovato la vetta,

e non vedi ora che onde,

e non vedi oltre che nubi,

puoi sognare possa esistere

felice una nuova costa,

e, oltre ancora,

vi siano mille e più stelle,

ma, qui intanto, sulla vetta del mare,

in silenzio,

rimane disarmante la distanza,

s’avverte tragico il naufragio,

e, a un passo, orrido, il precipizio.

lunedì 17 ottobre 2022

Tante parole

  

Può darsi che pettinare parole

sia un atto banale,

che vestirle alla moda, sdrucite,

sia un’istanza popolare,

che tenerle in gabbia a guinzaglio

sia pure immorale

quanto lasciarle libere, afone

o taglienti da far male.

In un mondo probabile,

tutto è probabile.

Anche che tante parole

siano troppe e perciò vane.

domenica 25 settembre 2022

Tu che tieni a filo un aquilone

  

Tu che tieni a filo un aquilone

e mai lo molli,

che a mano piagata

non molli,

che a occhi bendati colori,

che a vento placato sostieni,

tu che leggi una poesia che non scrivi

che leggi, perdi e rileggi

sino a seccarti gli occhi,

che porti l’animo aperto

per dar rifugio agli altri

e un sorriso a te,

tu sii il beato che sei

perché con te crescono gli uomini

e nella tua luce il mondo!

mercoledì 7 settembre 2022

Così Amore

 

Così Amore

provò col rosso acceso sulle labbra,

tentò con tremanti parole a distanza,

s’illuse coi voli nel cielo d'una stanza

e non si trovò.

Fu così che Amore

scoprì di non essere Amore.

lunedì 8 agosto 2022

Dall'alpe

 

 

Da qui lo sguardo scivola

fino alla valle ombrosa,

alle tue fitte ciglia e, insù,

ai prati alti, alle tue spalle tonde.

Ancor più in là, vertiginoso,

corre dai colli al collo

dai picchi agli occhi,

fino al paesaggio d’oltre che v’accomuna.

Là, oltre confine,

verità e realtà sono cosa sola:

qua, ancora, un desiderio maldestro

fraintende il creato con la persona.

 

domenica 24 luglio 2022

Trasloco

  

Riempito il camion di luoghi comuni,

ideologie, pregiudizi,

oggetti d’uso e costumi,

s’avviò verso la nuova casa.

Dicendo all’autista:

“Porta quanto in discarica,

io provo stavolta

a vivere di vuoto…”.

mercoledì 20 luglio 2022

Aritmetica esistenziale

 

Ogni due giorni di grassa, cento di magra,

radici cubiche d’ipotesi per esiti decimali

e, tutto, a moltiplicare per zero.

Dalle utopie ai più piccoli sogni.


E il resto: manca.

mercoledì 6 luglio 2022

Di mare e di te

 

Abbiamo bisogno di sogni

e d’un incanto per sempre,

che gli alberi ci sorridano

e l’erba rimanga verde.

Abbiamo bisogno che il tempo

ricolori d’arcobaleni

e che la pelle odori di fieno,

di mare e di te.

lunedì 27 giugno 2022

Senza difesa

 

A pelle nuda e a occhi nudi,

a frugar dicembre tra la bora.

Con il pudore senza difesa.

Senza parola.

 

Davanti al terrore per gli altri

ognuno mente finché può.

Illude e s’illude

per essere infelice.

martedì 14 giugno 2022

Il segreto del chiodo

  

Il segreto del chiodo

non è fare la ruggine:

è forse unire, sostenere,

fosse un corpo alla croce,

una tela alla parete,

una metafora alla mente.

In vero, il suo segreto

è il suo senso e lo scopo:

anche il chiodo

non può stare solo.

Il ruolo del terzo

abbisogna del due.

giovedì 9 giugno 2022

Per rivalsa

 

C’è stato un tempo in cui

avevo le ali e saltellavo,

avevo la voce e balbettavo,

avevo l’amore e dormivo.

 

Oggi, che poco sono,

per rivalsa, vivo.

sabato 21 maggio 2022

Con la gioia in tasca e il pane in mano

  

A dieci anni

con la gioia in tasca

e il pane in mano

diventai poeta.

E ancor oggi

il volo nero dei rondoni

è una scia di guizzi persi

dal colore arcobaleno.

venerdì 6 maggio 2022

Allo specchio

  

Ogni volta che la vita

mi scivola via, giù nel lavabo,

mi chiedo dove possa finire.

Sullo specchio, di fronte,

rimane qua e là,

incerto il contorno

d’un vecchio sorriso

dipinto in gioventù.

Ma ora, nulla di più

che una stupita domanda

resta la prova che vivo.

sabato 30 aprile 2022

Avvenne

 

Avvenne che la noia

lenì la paura,

la fantasia supplì alla noia

e la poesia

alla vita scadente.

mercoledì 20 aprile 2022

Un coraggio d'artista

 

 

I bambini colorano, colorano, colorano e restano ore sulla carta a consumare pastelli. Sembra lo facciano anche i giovani scimpanzè in cattività, una volta incoraggiati. La loro intenzione, evidentemente, non è artistica. Sono mossi probabilmente da una gratificazione legata al fare, all’agire, al movimento. Lo stesso stato di benessere provato dallo sportivo, dal bricoleur, dall’hobbista giardiniere e generato dall’essere assorbito dagli stimoli, stare nel flusso degli eventi e vivere nello spazio in cui la mente si rasserena, privata dai conflitti e pensieri negativi.

Chi si sente artista sa come questa benefica sensazione sia perdurante nel tempo. Al pianoforte, davanti a una tela, scrivendo righe su righe. Convive parallela alla pura dimensione creativa, rappresentandone il carburante e l’energia vitale. In più, tuttavia, chi è artista (contemporaneo) si interroga sul senso profondo del suo agire, su cosa lo spinga a dire quello e null’altro che quello e, soprattutto, cosa gli impedisca di smettere.

A tal proposito, le risposte possibili sono più delle domande, le narrazioni personali appaiono molteplici, le opinioni talvolta stravaganti.

Su di una voglio porre la mia attenzione, una domanda per certi versi sgradevole perché poco nobile. Per diverso tempo l’ho avvertita in me, latente, sfiorare ogni tanto la consapevolezza per nascondersi nuovamente.

Faccio arte per gli altri? La cosa non dovrebbe stupirmi più di tanto, ma come la scuola lacaniana insegna - desiderio umano è di essere desiderati - dovrei ammettere che attraverso l’arte ho tentato anch’io di essere riconosciuto, stimato e amato come persona. Di certo, chi non può confidare nell’avvenenza fisica e nel carisma naturale, non può pensare che gli altri si interessino obbligatoriamente a lui. Deve confidare su altre doti, cercare altre strategie.     Ed ecco il punto: se la bellezza creata fosse allora trasportata su una tela e quella tela fosse ritenuta pregevole? Se la scrittura di un libro testimoniasse una grazia interiore apprezzata pubblicamente? Oggetto e autore coinciderebbero e il desiderio verrebbe soddisfatto. L’artista narcisista e vanesio diventerebbe in tale circostanza, soltanto e soprattutto, una persona appagata. Condizione poco nobile, ma possibile. E astenendosi da un rigido moralismo, dove può stare il problema?

Ahimè, il problema resta: se anche la creatura artistica prodotta non viene riconosciuta dagli altri, l’artista si sente svuotato due volte. La ferita dell’invisibilità resta aperta e la difesa dell’Io, così inefficace, porta all’anticamera della malinconia. Certo, si fa Arte anche per educare, testimoniare, lavorare, disvelare il mistero dell’animo, ma se fosse vero l’assunto vanesio, ecco la consapevolezza, ecco finalmente il motivo per smettere. 

Ecco un coraggio d’artista. E l’inizio del fare selfie con il filtro. Da postare.

 

venerdì 15 aprile 2022

La poesia più alta

 

La poesia che forma

è quella che si legge,

la poesia che serve

quella che si scrive,

la poesia più alta

quella che si smette.

Per chiamarla vita.

sabato 26 marzo 2022

La guerra degli uomini

 

Come una gioia di sole polare

la storia degli uomini:

sentirsi angeli buoni

per riscoprirsi animali.

mercoledì 9 marzo 2022

Un amorevole orrore

  

Quando i graffi soltanto

t’accarezzano la pelle

e il tuo sorriso appare

misura del terrore,

il velo di Maya cade

e la realtà diventa quel che è.

Un amorevole orrore.

lunedì 21 febbraio 2022

Se vuoi colorare la vita

 

Se vuoi colorare la vita

senza i suoi colori,

evita gli indelebili,

le mezze tinte senza nome.

La gioia non abita 

la vernice finale,

ma soltanto il colore 

del continuo provare.

giovedì 3 febbraio 2022

La felicità s'innamora di poco

 

 

La felicità s’innamora di poco

e invano la cerchi per mare

o sulle cime dei monti.

Negli ori dei fiumi

o negli argenti di luna.

La felicità s’innamora di poco,

ma in quel poco non è piccina.

A volte basta un attimo

e una mattina…

domenica 30 gennaio 2022

I coriandoli

 

 

Già compaiono in strada le maschere

e nell’aria piroettano coriandoli.

Qualcuno li fotografa cangianti

nel turbinio dei colori,

qualcun altro li ritrae nel fango,

intrisi d’acqua e appiccicosi.

Ma i coriandoli veri

si trovan solo dopo mesi:

nel risvolto che non sapevi,

nella scarpa che non mettevi.

D’improvviso,

come la vita che attendi.

venerdì 21 gennaio 2022

Il presente


 

C’è un tempo breve, più breve ancora,

in cui sulla battigia l’onda

non avanza, né si ritira,

un attimo eterno e sospeso

in cui l’aereo tocca terra,

la foglia lascia l’albero.

Un secondo reso un secolo

in cui il dentista esclama: “Fatto!”,

il medico: “Sei guarito!”.

 

C’è un tempo breve

per chiudere le palpebre,

per far nascere le lacrime,

dove un amico perso dice:

“Toh, guarda chi si vede!”

 

Quel tempo si chiama: “Ora!”

oppure solo: “presente”

ed in esso scopri che

non esiste il bene, non esiste il male.

È lì che il pensiero s’arrende:

la vita si colora di nulla

e si scolora di niente.

E la tenerezza che avverti

ha per nome

Pace.

martedì 4 gennaio 2022

L'inizio dell'ultimo giorno dell'anno

 

 

L’inizio dell’ultimo giorno dell’anno

serba un tempo stonato:

l’intrigo dell’atteso futuro,

la ruggine del tempo andato,

speranza di nuovi arrivi,

rimpianto d’aver vissuto.

L’inizio dell’ultimo giorno dell’anno

è dunque un tempo senza presente:

il caffelatte che sa già di spumante,

il gusto del dolce divenuto fiele.

Il tempio dell’assente.