Tu che tieni a filo un aquilone
e mai lo molli,
che a mano piagata
non molli,
che a occhi bendati colori,
che a vento placato sostieni,
tu che leggi una poesia che non scrivi
che leggi, perdi e rileggi
sino a seccarti gli occhi,
che porti l’animo aperto
per dar rifugio agli altri
e un sorriso a te,
tu sii il beato che sei
perché con te crescono gli uomini
e nella tua luce il mondo!
Un'ode, in pratica, alla vita, alle belle cose, ai momenti unici, agli uomini, alle persone umili, in fondo, perché da grande umiltà proviene un si' grande stupore d'anima. Una poesia che sa di immenso, recepita e condivisa... e non lasciata scorrere via. Sei un GRANDE e mi spiace che tante persone non se ne accorgano. Ciao e buona continuazione di vita.
RispondiEliminaagi