Nel mentre la piazza si animava
di voci, di ombre e di luci
e la festa presagiva d’esser nata,
da lato a lato correva l’indifferenza:
la gente cliccava una tastiera,
i cani pisciavano a guinzaglio,
rimbombavano botti, sbadigli
e rutti di guerriglia annoiata.
Io sapevo solo i tuoi occhi,
e, stretto all’anima,
il tuo candore farsi dono,
antidoto prezioso
contro il veleno del mondo.