Chi ti ha svuotato le tasche
non sapeva cosa cercare.
Non si è sorpreso di trovare un nome,
un dolore, una croce.
Si è stupito, piuttosto,
d’una luce che ti credeva negli occhi
e d’un sorriso vero
che t’immaginava tra le labbra.
Ogni buon ladro
non sa più riempire le tasche,
ma, se chiedi il giusto,
al posto giusto,
semplicemente lo ridà.
Frugarti nelle tasche può essere una azione ambigua! Magari non si cerca nulla. E magari su vuol dire, ehi io ci sono!
RispondiEliminaDirei che chi ci mette le mani nelle tasche non si sorprende di niente... come noi stessi oramai non ci sorprendiamo più, perché tutti i giorni, a nostra insaputa, veniamo derubati. Ma questa è solo una mia opinione. Bella poesia come sempre. Bravo Giuseppe.
RispondiEliminaciao.
agi