Come vedi, vivo.
Più in là d’un lifting rifatto
e dell’antiforfora garantito.
Sento ancora il rumore
quando le ciglia battono
e, al prurito, mi gratto.
Come vedi, vivo. E senza vanto.
Per due attimi e un brivido
so gridare ancora.
Se non esisto mi manco.
(1993)
Cosa altro si può dire ancora delle tue poesie? Ogni volta mi emozionano e mi sorprendono. Sarà, mi dico, perché non prendo più la penna in mano da tempo, sarà perché lo scrivere mi manca come l'aria... sarà quello che sarà ma di sicuro provo, quando leggo le tue parole, una sensazione d'immenso, che mi appaga e, per questo non provo alcun tipo di invidia ma, solo e semplicemente gioia nell'anima... e non è poco di questi tempi. Grazie Giuseppe. Un caro saluto e un abbraccio.
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