Con la gioia appiccicata alle dita
non ci si lava le mani.
Con lo sguardo colmo di cielo
si aprono gli occhi,
si abbattono muri
e si accudiscono stelle.
Si raccoglie l’amore caduto
e lo si dona per strada.
Si fanno ponti
sino a far risorgere i sogni.
Con la gioia appiccicata alle dita
ci si lascia sporchi di gioia.
Senza alcuna pretesa.
Senza più parole.
Caro Giuseppe, ogni volta ti leggo e ogni volta ti sento più grande... e non è per adulare il tuo andare di parole sul foglio... è solo per ribadire una verità che tanti non conoscono. Provo qualcosa quando entro nei tuoi scritti... qualcosa che mi dà qualcosa che non sempre riesco a comprendere ma solo e unicamente per il divario che c'è tra la mia pochezza e la tua grandezza e mi dico spesso che è già bello capirne la differenza. Ciao Giuseppe.
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