Mi chiedi
cosa poi resista
al rumore del mondo
e ai suoi capelli bianchi,
al correre delle parole
sulla sua sdrucciola vanità.
Già sai che
le idee scivolano
sul ghiaccio delle stagioni
e che il cielo sereno
all'indomani tempesta.
Eppure, ancora chiedi
cosa poi resti,
dove permanga,
perenne, la gravità.
Forse in un po’ d’amore,
in una briciola di pane calda?
Forse, su tutto,
eterna la domanda:
cos'è, fosse mai,
la nostra verità?
La nostra verità è forse quel pizzico d'amore sul quale ci ritroviamo a confidare, oltre le parole?
RispondiEliminaParole con le quali mi sono nutrito in questo post... e già va meglio. Un abbraccio e sempre complimenti vivissimi per le tue poesie. Ciao Giuseppe
agi