lunedì 31 agosto 2020

Per te lettore




Mi chiedo spesso perché scrivo in questo blog e, ancor più spesso, perché tu sia qui a leggerlo.
Mi commuove l'idea che malgrado il probabile poco senso del tutto, io abbia potuto continuare, imperterrito, a pubblicare tanti post lo stesso. In fondo ho creduto di far bene e, in fondo, tu hai dedicato il tuo tempo. La Cultura e l’Arte han rappresentato per me “quello che resta” (titolo di alcune mie datate opere pittoriche) ed il loro tramonto attuale, purtroppo è diventato la mia misera sera. La stupidità non mi umilia quanto l’indifferenza. Questa sì unica reale abbondanza.
Resta il fatto che ho motivo ancora per ringraziare. La malattia dell’ostrica è la sua perla. La sua rarità diventa la sua bellezza.


1 commento:

  1. Caro Giuseppe, la tua perplessità sta nel fatto che l'indifferenza di chi non frequenta questo blog, supera di gran lunga la voglia di esserci... e ti capisco... Il mio tempo dedicato a questo blog non è stato tempo perso, ma guadagnato, nel senso che la presenza è stata reciproca. Potrei dire di avere avuto il dono di ricevere da te, leggendoti, tutte quelle sensazioni- emozioni, che portano l'animo umano a darsi risposte. Difficile dire perché tanta gente, avvertita di questo tuo interessante blog, non abbia fatto capolino. Per me è stato come aprire una porta in cui sapevo di entrare in casa mia, tanto era grande la tua ospitalità. " la stupidità non mi umilia quanto l'indifferenza, questa sì, unica reale abbondanza". Queste parole rispecchiano un mondo di verità... purtroppo. Bellissime le tue ultime parole, vera, pura poesia... Caro Giuseppe, che dirti? Mi spiace e non poco perché la sento tutta la tua amarezza. Valuta se "quello che resta" può restare ancora. Da parte mia mi complimento con te per questo blog, per il contenuto che mi dai e che riesco a contenere. Ti abbraccio e... forza e coraggio. Ciao Giuseppe.
    agi

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