sabato 2 maggio 2020

Lettera dalla quarantena




  

Vorrei poterti descrivere quanto
“l’isolamento sociale mi sia nocivo”,
mentre semplice il cuore riurla:
“mi manchi tu!”.
Mi manchi
come il sangue alle vene,
come l’acqua alla sete,
l’arcobaleno al colore!
Dal mattino alla sera.
E non esistono parole.

La poesia sincera
è di lacrime sole.

1 commento:

  1. La semplicità del cuore è quella che determina le sensazioni... e spesso anche le situazioni della vita. In questo caso "l'isolamento sociale" nuoce e sancisce uno stato d'animo che non permette altre strade se non quella della realtà dei fatti. Inchiodati all'andare dei giorni, reclusi dentro un isolamento che scava nella mente e impone staticità. Nessuna possibilità di espandersi nei pensieri. I fatti dicono che la sola poesia sincera, fatta di lacrime potrà portarci sollievo. Giuseppe, ogni volta ti leggo con voglia di interpretarti, perché ne ricavo, egoisticamente forse, qualcosa per me, ma devi capire che la tua profondità, alla mia limitatezza, spesso non consente accesso se non quello, appunto, della semplicità. Come sempre mi complimento, (come potrei non farlo?) per il tuo poetare capace di dare, di elargire pacchetti di parole come doni da conservare nel cuore, dentro cassetti colorati da riaprire al momento della necessità interiore. Grazie. Ciao

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