sabato 11 luglio 2020

Le parole



Non sarà dandoti per vinto
che scoprirai il tesoro:
già lo possiedi
ben nascosto in tasca.
Dirai: “Anche se frugo,
rimane vuota, senz'oro,
senz'amore, senza speranza…”.
Ma solo così  
darai valore alla mano,
darai valore alla tasca.
Potrai riempirla, allora,
sempre più di parole:
il mondo ne ha per tutti,
anche di tue che non sapevi.
Qualcuno le chiama spirito,
qualcun’altro poesia.
Sono il peso specifico della gioia,
il peso specifico del dolore.
Vivi e confondine il nome!

2 commenti:

  1. Ciao Giuseppe. Che dire di questa tua poesia se non che è un incitamento alla vita? Una VERA POESIA, di quelle che ti rimangono dentro ogniqualvolta metterai la mano in una tasca. Non mi capita spesso di avere le mani in tasca, perché sempre impegnate a fare qualcosa ma se mai dovessi sentire la necessità di dare ad esse un po' di riposo, avrò cura di porle in tasca dando un valore alla stessa tasca e alla stessa mano... e mi ricorderò di te che hai così profondamente espresso queste parole. Un incitamento a confondere il mondo, a chiedersi e a darsi risposte per non lasciare l'inerzia a prevalere... Bel componimento, Giuseppe, grazie. Un abbraccio. Ciao
    agi

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  2. Già che sono qui, Giuseppe, volevo congratularmi con te per la poesia "la luce, il silenzio". Chi scrive una poesia così deve avere in qualche modo, avuto a che fare con "L'OLTRE". Queste, a mio modo di sentire, sono parole nate dalla radice di una pianta che si è trovata in balìa di venti forti e contrari... e ha dovuto e potuto tenere l'assetto. Dico solo, Giuseppe, esprimo la sensazione che mi hanno dato queste parole: c'è stato certamente un momento forte nella tua vita e queste parole lo testimoniano. Sono stato contento di leggerti... come sempre i miei complimenti più sinceri. Ciao.
    agi

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