domenica 29 giugno 2025

Alba

 

Sorge il sole in bilico sull’orizzonte.

Sembra nascere di parto podalico

tra le nubi plumbee della notte:

un raggio, poi due e tutto

per rifarsi all’antico testamento

del giorno

in cui nacquero la gioia e il dolore.

Ancora non so se lo temo.

La luce, talvolta,

fa più ombre del buio.

lunedì 23 giugno 2025

L'amore

 

Io non so se il mio

è un desiderio d’anima,

un bisogno di bestia

o necessità d’Altro.

L’amore abita la follia

come le nuvole il cielo:

fugge, torna

e dove stia il sereno

ancora non vedo.

Forse dove le parole non servono,

ogni angolo arrotonda

e tutto è madre e mai pensiero.

venerdì 20 giugno 2025

La tortora


C’è una tortora che canta per me.

Il suo è un tubare continuo,

un suono unico e ossessivo,

ma in questo letto d’afa,

in questo mattino intristito

è voce d’angelo vicino.

Nel mio giardino

c’è una tortora che canta per me.

giovedì 19 giugno 2025

L'illusione

 

L’illusione non sa far ombra:

lieve sui refoli d’aria

assomiglia a un velo,

puro e luminoso,

che si posa sulle cose

come parola di fata,

una carezza della vita

sino a che si crede.

E quando tramonta si fa buio

e la tragedia diventa suo erede.

sabato 14 giugno 2025

Il padrone del gioco

 


Qualcuno imperterrito insiste,

suggerisce il come,

commenta gli eventi del mondo,

interpreta le burrasche del cuore

e fa correre parole ovunque,

senza freno e senza pace.

Senza sapere di non sapere.

È così che la tristezza

diventa sconforto.

L’Idiota è il padrone del gioco.


lunedì 26 maggio 2025

Pensare veramente

 

Avrei pensato nella vita di far meglio:

portare briciole ai piccioni,

dare acqua ai fiori,

prendere sole tutti i giorni.

E invece qui, se ci ripenso,

mi trovo con lo sguardo assente,

l’aperitivo che sghiaccia

e la sigaretta che si spegne.

Avrei pensato nella vita di far peggio:

parcheggiare a caso,

inquinare l’ambiente,

fare il furbo ogni niente.

E invece qui, se ci ripenso,

mi trovo con la cravatta pendente,

una penna falso oro

e un figlio dipendente.

 

E dire che bastava

pensare veramente.

 

 

 

 

martedì 6 maggio 2025

Quando inciampo

 

Quando inciampo, incespico,

cado muto sul mio cuore,

una forza gentile m’invita.

“Su! - mi dice-

Non sarà la gravità

che da sempre è esistita

o un dolore fatto eterno

a lasciarti per via.”

“Su! - mi dice” e mi sprona.

“Sono la forza della vita”.

domenica 27 aprile 2025

L'amore che si desidera, si teme

 

C’è un’età in cui

si è qui e là, vicini e lontani

dall’amore e dall’esserne liberi.

E quell’età è sempre:

ben nascosta tra le rughe,

tra i capelli bianchi,

tra l’acne e il velluto,

la gioia e il broncio,

nelle ciglia di cerbiatto

o nel cipiglio professorale.

L’amore si desidera e si teme

perché può farci schiavi.

Ma, a volte, la libertà

fa decidere di non scegliere.

giovedì 24 aprile 2025

Non so se un uomo piccolo

 

Non so se un uomo piccolo

pianga lacrime piccole

o celi le grandi all’ombra,

nel buio dell’anima.

L’aiuta un deglutire muto,

un fiato sospeso,

il tenere il cuore paziente

nascosto ai più.

Chi nasce ultimo

sa che tale, spesso, rimarrà:

è nato e vivrà,

formica nel mondo,

desiderando il desiderio

d’essere grande.

Ma di questo ne morrà.

martedì 25 marzo 2025

Alta quota

 

Qui, il silenzio è tanto

da stupire gli orecchi

e il cuore, salendo,

parla per tutti.

Giù, a valle,

qualcuno si ama,

qualcuno si odia

in una festa inutile.

Qui, l’allegria

è un rincorrersi di nuvole

e l’amore per sempre,

si chiama pace.


domenica 23 marzo 2025

Trascendente

 

Ora volano in alto, bianchi.

Non saranno angeli,

anzi saranno aironi,

forse cicogne o forse gru.

Qualcuno tra loro

ha mangiato rane,

qualcun altro topi,

qualche biscia

trovata nei fossi.

E ora volano.

Io, circondato dai sassi,

rimango con occhi umani

a guardarli, selvatici,

salire in su.

mercoledì 26 febbraio 2025

Lo stupido

 

Lo stupido è colui che,

chiudendo gli occhi,

crede non esista più il mondo.

Lo stupito è colui che,

riaprendoli,

trova il mondo essere meraviglioso

venerdì 21 febbraio 2025

Lettera a un poeta

 

Ora che la vanagloria

è ben piegata e posta

tra canotte e calzini,

la primavera mi ricorda

che vivrò una volta sola.

Per questo fiuto l’aria

e provo amore

anche tra sassi, merde di cane

e ogni anima sincera.

Lascio in silenzio la carta e il lapis

che tenevo a cuore.

Tu tieniti i premi, i diplomi,

le foto coi potenti per cui scrivi.

Io riprendo l’onore d’esser uomo.

mercoledì 12 febbraio 2025

La nebbia tardiva

 

Quel po’ di nebbia infine,

non ha saputo stare.

S’era seduto sulla pianura,

com’è suo modo fare,

pensando d’esser bene,

confidando d’ accudire

i pioppi scarni, le foglie marce,

le creature infreddolite e affamate.

Invece al suo partire,

un sole, pur timido e distante,

è sembrato poter dire

quel che a tutti era già chiaro:

chi tronfio s’invita

amaro riparte,

chi troppo si crede,

più che utile, diventa irrilevante.

giovedì 23 gennaio 2025

In età ferita

 

Ora il ginocchio scrocchia.

 A vent’anni, quand’era silente,

era emblema d’assenza e salute,

così come l’amore,

che c’era ed era, incosciente,

per grazia ricevuta,

luminoso e presente.

Ora, anche l’amore scricchia

per usura e per danno,

eppure, la cura e il sostegno

gli leniscono l’affanno.

È così che s’impara:

come la fatica e il dolore

costruiscano un senso

e possano offrire il valore

che le cose gratuite,

spesso, non hanno.

 

martedì 21 gennaio 2025

Ora so che non ce n'è

 

Ora so che non ce n’è:

che la lingua s’è fatta secca,

finta e via via inaridita,

che le parole si son fatte sciocche

per il mondo semplice di oggi

che semplice non è.

Ora so che i poeti s’arrenderanno,

orneranno di blablà il passato

e abiteranno comodi

i libri d’ una riserva indiana.

Cosicché ogni canto

testimoni versi miseri come

“ora so che non ce n’è”

nel conforto codardo

del “così fan tutti”.