Quel po’ di nebbia infine,
non ha saputo stare.
S’era seduto sulla pianura,
com’è suo modo fare,
pensando d’esser bene,
confidando d’ accudire
i pioppi scarni, le foglie marce,
le creature infreddolite e affamate.
Invece al suo partire,
un sole, pur timido e distante,
è sembrato poter dire
quel che a tutti era già chiaro:
chi tronfio s’invita
amaro riparte,
chi troppo si crede,
più che utile, diventa irrilevante.
Essendo un po' spento, oggi mi limito a dire che anche questa è una bella poesia, dal significato certamente più profondo di quello che i miei limiti si affacciano a vedere. Un abbraccio caro Giuseppe, spero alla prossima... ciao
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