Ora che la vanagloria
è ben piegata e posta
tra canotte e calzini,
la primavera mi ricorda
che vivrò una volta sola.
Per questo fiuto l’aria
e provo amore
anche tra sassi, merde di cane
e ogni anima sincera.
Lascio in silenzio la carta e il lapis
che tenevo a cuore.
Tu tieniti i premi, i diplomi,
le foto coi potenti per cui scrivi.
Io riprendo l’onore d’esser uomo.
Mi hai letto nel pensiero. Bellissima poesia che s'inebria del valore vero della vita. Dentro al tuo sentimento si riscontra l'amore sincero e privo di compromessi. Sai Giuseppe, ero zeppo di targhe, coppe ed elogi vari ma a un certo punto ho cominciato a ragionare in senso antiorario e ho buttato tutto eccetto qualche fronzolo che ritengo importante par la umanità che esprime nei miei confronti... Ritieniti fortunato per provare ancora questi sentimenti bellissimi e avere ancora la forza di esprimerti in questo senso. Complimenti vivissimi ancora e poi ancora. Un abbraccio.
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