martedì 21 gennaio 2025

Ora so che non ce n'è

 

Ora so che non ce n’è:

che la lingua s’è fatta secca,

finta e via via inaridita,

che le parole si son fatte sciocche

per il mondo semplice di oggi

che semplice non è.

Ora so che i poeti s’arrenderanno,

orneranno di blablà il passato

e abiteranno comodi

i libri d’ una riserva indiana.

Cosicché ogni canto

testimoni versi miseri come

“ora so che non ce n’è”

nel conforto codardo

del “così fan tutti”.

1 commento:

  1. Sembra un incitamento per tutte quelle persone, per tutti quei poeti o presunti tali, di riprendere il filo della parola cosciente, interrotto a causa del male d'essere di questi tempi. Così lo interpreto... rimangono esistenze "comode" ove adagiarsi su parole già dette. Una bella poesia che rende chiaro il concetto dell' " adesso". Complimenti come sempre caro Giuseppe.

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