giovedì 5 marzo 2020

Già so che la penuria





Già so che la penuria
è dolorosa ma vitale,
che la mancanza non è vana
se per essa, nutrito, 
fiorisce il desiderio.
Mi dico che la vita è prigioniera,
coatta ai suoi bisogni,
quando strazia al loro compimento
oppure ne rifiuta l’occasione.
Già so
che si piange e si ride
per la stessa circostanza
e tutto muove e muta
senza conclusione.
Eppure,
cerco ancora distanza,
il punto fisso, l'eterno
dove non rotola il pallone.

1 commento:

  1. Io non so dare un senso completo a questa tua poesia, ma dentro di me sento che è un capolavoro. Andrebbe bene per questi tempi in quanto c'è penuria di tante cose che mancano ma si deve stare a casa e in questo identifico il tuo "la vita è prigioniera,coatta ai suoi bisogni". Ciò mi porta ancora di più a pensare che se da una parte sei un pittore eccellente, con tutto me stesso dico che sei un sommo poeta e forse dico poco... Ciao Giuseppe agi

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