martedì 17 marzo 2020

All'amore




Tu che deludi ed innamori ogni sempre,
che esisti non essendo
e colori d’arcobaleno i sogni,
più che di me, tutt'altro.
E che, frainteso, m’illudi
e volgi cupo al disincanto,
miele nell'amaro
e miele nel miele, poi,
al sorridere dei giorni.
Rondine che torna per partire
e vive finché vola,
ballo che, fermo,
non t’affatica.
Eppure, non consola.

3 commenti:

  1. Porti il tuo pensiero ad affacciarsi ad altre menti. Sai essere, sai esitere e, devo dire, consoli chi ti legge. Per me è sempre un piacere ascoltare la tua profondità. Grazie Giuseppe.

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  2. Carissimo Giuseppe, l'ultimo verso dice:"Eppure,non consola".In questo tempo sospeso che ci inchioda, le tue parole hanno il potere di liberare la mente dall' immobilità della paura.Tu sai consolare chi ti legge.
    Grazie Giuseppe.
    Luisa

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  3. Ora leggo il commento precedente al mio e ti assicuro che non ho attinto da quelle parole.Eppure il concetto è quasi lo stesso. È la prova, se mai ne avessi bisogno, che tu sai consolare nel senso più alto del termine, chi si ferma sui tuoi versi.
    Luisa

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