Sarà che i primi, primi non sono
e che gli ultimi, come ultimi, non esistono,
sarà che gli uni e gli altri,
a priori, difendono sé stessi,
dall’esserlo o meno,
e questo basta a complicare il mondo
senza dar loro consiglio.
La Storia, a volte, sembra il tragico ripetersi
di un crudele quanto erroneo equivoco.
In attesa che il nuovo nemico
sia più ultimo o più primo del primo.
Ricorrente, questa tematica da te così bene espressa. Personalmente mi sono sempre ritenuto ultimo e come tale, non esistente, per la gioia di chi si è sempre ritenuto primo. Grazie per questa tua bella poesia. Il tuo essere poeta, non mi stancherò mai di dirlo, fa parte di una presenza prima, posta all'ombra di un sole umile ma capace di riscaldare i cuori.
RispondiEliminaCiao Giuseppe. Un abbraccio.
agi