Non so se per un ordine, un comando,
un’occasione avverata.
Non so perché sia avvenuto:
perché io sia stato dato a un mondo
a sua volta dato da un demiurgo
o da un balenio improvviso
d’un petardo autogenerato.
Ma in questo mondo di teatro confuso
dove ballo e piango, scherzo e amo,
prodigiosamente comico, il nulla cosmico
sa far ridere col niente.
Rieccomi. Dopo un periodo mi riaffaccio a questo mondo, in cui ti poni domande. Questa poesia la ritengo , molto intima, personale e non mi permetto alcuna osservazione se non che mi ha fatto porre domande anche su me stesso. Grazie Giuseppe. Un caro saluto.
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