coi piedi prudenti d’età
e sei oltre e al di
là
del tutto possibile,
della facile ingenuità.
Speranza, che quieto
porto sicuro diventi
quando il mare flagella
e, d’improvviso,
per scherzo o per sogno,
per incancellabile bisogno,
la cupa realtà rimuta.
Così, in te, per te,
ogni sciagura
può farsi un po’ bella
e ridare alla vita,
se non la sua stella,
il faro perduto
della sua dignità.
La speranza... hai scelto un tema che è legato a tutti. In qualche modo, tutti poniamo la speranza come una possibile uscita, da momenti carichi di peso, o come una possibile entrata che ci porti a vedere colori incoraggianti... speranza, dunque, come una porta che si apre sulle nostre fragilità, sulle nostre necessità. Bravo Giuseppe. Mi permetto di dirtelo ma so bene che tanti complimenti avrai ricevuto nella vita, complimenti appropriati, che arrivano da persone competenti e non da un poetucolo di campagna. Mi permetto di dirti comunque, BRAVO, perché è quello che penso. Per me tu fai parte del mondo dei poeti GRANDI. Un abbraccio Giuseppe, ciao
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