“Le parole dei poeti
non servono" - mi dici-
"come i peli sulla schiena
e la tristezza dei comici”.
“Non servono" – continui –
come i tramonti estivi
e il chiaro di luna”.
Forse, le parole dei poeti
straniscono i potenti,
ragionieri contabili,
conti correnti.
E chi non sa
che servono
a non essere servi.
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