giovedì 14 novembre 2024

La casa senza porte

 

 

Nella casa senza porte,

a volte gioisce chi entra,

a volte gioisce chi esce.

Ma tutti sanno di vivere.

venerdì 25 ottobre 2024

La noia

 

 

Il tempo frena.

Nel silenzio agostano provo ad aspettare

che almeno l’aria mi traversi le narici,

che la saliva scenda in bocca,

che una nuvola compaia nel cielo sereno.

Come faccia il cuore

a battere ancora

per tanto nulla

è un miracolo che non mi spiego

e per questo amo davvero.

Se la noia ha un tempo

spero non sia l’eterno.


venerdì 27 settembre 2024

Il caro sepolcro

 

 

 

Sono stato ad aspettarvi

con le mani in tasca,

seduto sullo scalino d’entrata,

sul divano di casa,

steso a letto a sudare,

non capendo d’esser partito

anch’io con voi,

per altra strada, quella

che imbianca i capelli,

raggrinza la pelle e offre

la fatica di vivere

al poter respirare.

Nel caro sepolcro, da anni,

la vostra età è uguale a sé stessa  

e il silenzio ha un fiato immutabile,

una pace senza lacrime.

Qui, un vecchio bambino tremante,

invece, ancora vi piange.

martedì 24 settembre 2024

La trottola vecchia

 

 

Ancora gira,

malgrado qualche macchia di ruggine

le abbia rubato lo smalto

e qualche cigolio di latta

le rallenti il cuore.

Ancora gira,

anche se, ben più grave,

il problema irrisolto

è sapere dove va.

mercoledì 4 settembre 2024

Il bosco malato

 

 

Ti cammino dentro e ti chiedo scusa,

già che scricchioli secco,

tra le chiome a terra, perse

come dopo una chemio,

senza resine e fiori,

senza fiato, solo senza.

Tu, che parlavi ai poeti

attraverso il silenzio,

e ora vivi in stridori di ruspa,

potendo solo morire.

“In me restano i ricordi

e l’incanto dei tuoi ritmi”,

e questo mi consola

quando so di soffrire.

Ma in anima

sei stato la mia pace,

la dolcezza di vivere.

lunedì 19 agosto 2024

Il silenzio

 

 

Non so se c’è parola per ogni cosa,

se esiste un dire per un sottile sentire,

un suono o una sillaba

per una corsa da fermo.

So che la poesia può tanto,

ma sul limite estremo

rimangono il silenzio soltanto

e la voglia che possa essere meno.

O riveli d’improvviso l’incanto.

mercoledì 14 agosto 2024

Filastrocca per un Io triste

 

 

Ho fatto un disegnetto

su carta da buttare.

Figura una medaglia

con scritto “oro” in grande.

L’ho data ad un bambino,

diventato un gigante,

quello che ognuno porta dentro

e che, spesso, impreca e piange.

Non che meriti, sia chiaro,

ma visto il mondo avaro,

gli ho detto: “E’ poco più che niente,

ma per te, mio triste Io,

sarò un sorriso presente!”.

sabato 3 agosto 2024

Il prodigio comico

 

 

Non so se per un ordine, un comando,

un’occasione avverata.

Non so perché sia avvenuto:

perché io sia stato dato a un mondo

a sua volta dato da un demiurgo

o da un balenio improvviso

d’un petardo autogenerato.

Ma in questo mondo di teatro confuso

dove ballo e piango, scherzo e amo,

prodigiosamente comico, il nulla cosmico

sa far ridere col niente.

domenica 28 luglio 2024

L'albero morto

 

 

L’enorme platano è morto di suo

e potature malfatte.

Ma se ne sta, ancora imponente, a mezza strada

come un gladiatore che ha fatto storia,

un grande artista venuto a gloria,

senza più foglie e tuttora muto,

intrigato e intrigante al quesito:

“Vecchio amico gigante,

hai mai saputo d’essere esistito?”

mercoledì 17 luglio 2024

Il faro poetico

 

 

Che la poesia odori di colla e di pece,

usi sillabe incerottate

e tenga versi sospetti,

che frequenti editori indaffarati,

critici distratti

e lettori inesistenti

non è più cosa nuova,

né tanto più importante.

A me, piuttosto giova

che la sua luce fioca,

rimanga un alto faro ancora.

Con quello ogni lucciola cieca

nel buio trova,

da millenni il suo amante.

martedì 9 luglio 2024

Il peso dell'illusione

 

 

È inutile chiedersi quanto pesi l’illusione:

se più o meno di una piuma,

se i grammi servono a valutarla.

L’animo la sostiene

come un refolo d’aria

e pare poco più d’un accenno,

una presenza eterea e vaga.

Soltanto quando cade diventa un macigno,

soltanto allora, vivere

è trascinare una montagna.

lunedì 24 giugno 2024

La guerra degli altri

 

 

Giungono rumori d’altri tempi

come eco malate di cori imperiali

e d’orrori infetti per aria,

come scoppi di sangue e strappi di cannone

ancora sulla pelle degli ultimi,

giungono strepitosi ai nostri orecchi sordi,

di chi crede non credendoci,

di chi parlando resta muto.

“In fondo, tutto va bene – recita il Tg –

perché tutto continua!”

E infatti il merlo nell’orto nidifica,

l’avaro accumula, l’ingordo spreca

e ogni animo turbato si gira

verso l’hamburger in offerta unica.