Bellissima. Come sempre con poche parole colori (è proprio il caso di dirlo) la vita. Però a volte, il nulla che tu descrivi, diventa oneroso, greve... e quindi si sente addosso come una montagna... Ci vorrebbero più sorrisi, ecco, questo sì. Rubo un po' di questo tuo spazio per dire che, dopo una tragedia della mia vita, un giorno mi ritrovavo seduto su un banco di una chiesa... non so nemmeno io cosa cercavo, ma di sicuro, sollievo, perché il peso che avevo addosso era troppo per le mie povere forze. Dopo qualche minuto entrò un prete che mettendomi una mano su una spalla mi disse:" è pesante la croce da portare, vero? " Quel prete aveva capito quanto era il mio peso. Il mio nulla in quel momento pesava troppo e ancora pesa. Scusami la divagazione Giuseppe. Complimenti per le emozioni che con le tue parole mi dai. Un abbraccio
Bellissima. Come sempre con poche parole colori (è proprio il caso di dirlo) la vita. Però a volte, il nulla che tu descrivi, diventa oneroso, greve... e quindi si sente addosso come una montagna... Ci vorrebbero più sorrisi, ecco, questo sì. Rubo un po' di questo tuo spazio per dire che, dopo una tragedia della mia vita, un giorno mi ritrovavo seduto su un banco di una chiesa... non so nemmeno io cosa cercavo, ma di sicuro, sollievo, perché il peso che avevo addosso era troppo per le mie povere forze. Dopo qualche minuto entrò un prete che mettendomi una mano su una spalla mi disse:" è pesante la croce da portare, vero? " Quel prete aveva capito quanto era il mio peso. Il mio nulla in quel momento pesava troppo e ancora pesa. Scusami la divagazione Giuseppe. Complimenti per le emozioni che con le tue parole mi dai. Un abbraccio
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